In novembre, nella nostra galleria in Spatial, si sono svolti due incontri dedicati all’innovazione poiesis intensive, filone tematico che Fondazione Bassetti indaga da molti anni. Il primo dei due ha visto intervenire il nostro corrispondente Jonathan Hankins e Luca Severino, musicista, che insieme stanno portando avanti un progetto tra ricerca sonora e riflessione etica nell’era dell’intelligenza artificiale dal nome steward.exe.
L’esplorazione musicale e concettuale è stata posta nell’ambito della performance, ovvero di una azione che viene preparata con ampio uso di intelligenze artificiali, muovendosi intorno alla relazione che si stabilisce in diretta tra precomposizioni, produzione in-diretta della AI, il suono degli strumenti da parte dei musicisti e i movimenti di una performer (Lisa Mos) che interpreta l’ibridazione di naturale e artificiale.
La serata è stata anche l’occasione per vedere insieme al pubblico la registrazione di una delle performance e ascoltare la prima traccia della produzione con AI di Luca Severino.
In fondo a questa pagina potete trovare i video, i podcast e gli screenshot dell’incontro.
La seconda serata è stato l’incontro con il musicista, imprenditore, artista Lorenzo Brusci.
Anche in questo caso al centro del dialogo è stato posto il rapporto tra musica e tecnologia, anzi, tra musicista e innovazione tecnologica.
È stata l’occasione per sentire Brusci rievocare il suo percorso artistico degli anni ’90, che riassume le grandi tendenze sperimentali, con l’uso di banche dati, il campionamento libero, prototipi di oggetti acustici imprevedibili e installazioni immersive. Passando da movimenti artistici come quello di Fluxus, fino a toccare il passaggio dall’arte all’industria.
Sull’inevitabile argomento del diffondersi dell’uso dell’intelligenza artificiale, Brusci ha ribadito che nessuna tecnologia è non-umana, mentre ha sottolineato il rischio di un ambiente culturale e tecnologico che, al contrario di quanto si pensi, sembra restringersi, saturarsi invece di potenziarsi e divenire più ampio in possibilità.
La visione di una performance sui migranti, realizzata in Sardegna nel 2015, e di una serie di post pubblicati in Instagram hanno permesso di entrare nella produzione artistica di Brusci.
Nei lavori più recenti si osserva come esista, nel contemporaneo, una spinta verso l’antagonismo intellettuale. Nella “proliferazione” — la produzione intensiva di contenuti — si scorge una personale strategia di de-soggettivazione e di resistenza all’invecchiamento, quasi che l’opera dell’insieme delle pubblicazioni, fosse un dispositivo ecologico-esistenziale.
Anche di questo secondo incontro sono disponibili video e podcast (oltre che una serie di screenshot) visibili sia qui in fondo pagina, sia nei nostri account in Vimeo, Spotify e Flickr.
L’incontro ha avuto ben due dirette da visore in Twich, nel canale web3roof, e in Facebook per la comunità di Pyramid Cafè, grazie a Francesco Spadafina.
Lorenzo Brusci: LINK DI APPROFONDIMENTO (alcuni citati nell’incontro)
– The SHAFT performance in Sardegna (2015).
– Il flusso su Instagram.
– La tecnica non è mai stata etica, ma può diventare epistemica. Verso una Cittadinanza Simbolica Globale un articolo che pare un manifesto
– Il giardino sonoro Sound Immersive Experiences in Natural habitats.
– MUSICO Revolutionary AI composition.
– MUSST design “is a Sound, Technology and Experience Design studio specialized in Sensing Spaces, Intelligent Objects and Immersive Design”.
– Mindkestra Closed-loop musical neurofeedback for anxiety & stress.
– Super AI Studio Soluzioni di AI generativa e predittiva per industria, ricerca e compliance — fondate su modelli open source, sovranità dei dati e personalizzazione algoritmica.
– Assistive Law Technology Piattaforma SaaS per la compliance olistica internazionale.
– portRay-socieTy Bernard Vierling and Lorenzo Brusci – an ongoing archive of sound and visual portraits.













