COMUNICATO STAMPA
Lecco, 10 aprile 2024 – “Dobbiamo tenere conto che noi tutti siamo codice sorgente di una nuova economia estrattiva perché siamo inesauribili produttori di dati: quando ci muoviamo, un’applicazione traccia il nostro itinerario (magari per consentire agli altri membri della famiglia di sapere dove siamo), quando paghiamo al supermercato un database archivia in tempo reale i dati dei nostri acquisti e formula analisi per il management e i responsabili delle vendite, e così via.”
Davanti ad una platea di oltre un centinaio di studenti medi superiori riuniti al Politecnico di Lecco, Francesco Samorè, Segretario Generale della Fondazione Giannino Bassetti, ha descritto il percorso che un giovane oggi dovrebbe fare per diventare l’imprenditore di domani. L’occasione era Ideaimpresa, un’iniziativa della Camera di Commercio di Como-Lecco – con ComoNext – finalizzata a scoprire e coltivare giovani talenti imprenditoriali. Un progetto incluso nel programma della Giornata dell’innovazione 2024.
“Bisogna – ha proseguito Samorè – tenere adeguatamente conto delle tecnologie e dell’innovazione in genere che galoppa a ritmi vertiginosi. Quindi mentre una volta il percorso formativo ad un certo punto si concludeva e iniziava la vita attiva, oggi occorre tenersi aggiornati e continuare a formarsi per tutta la vita. C’è un altro dato da tenere in considerazione: la demografia. In Italia, nel 1966 nacquero 930mila bambini; nel 2000, 550mila; l’anno scorso 393mila. Bastano questi dati per capire che l’impresa manifatturiera, artigiana e industriale del nostro Paese non avrà in futuro gli stessi numeri di cinquant’anni fa. Inoltre, chi fa il liceo generalmente non intraprende una carriera “manuale”. Gli iscritti all’università nel 1966 erano 120mila, quest’anno 285mila. Cioè, dei pochi ragazzi e ragazze totali, una quota molto più ampia di prima si indirizza su itinerari formativi diversi da quelli tecnico-professionali, come gli ITS, che sarebbero il bacino più adatto per rinnovare anche le imprese alla ricerca di lavoratori. Da tempo la Fondazione Bassetti si è dedicata a questi temi e da pochi giorni è in circolazione un libro bianco che riassume il lavoro fatto e che abbiamo intitolato Una società per tutte le età”.
“Dunque – ha concluso Samorè – che fare? In un futuro in cui dominerà l’innovazione tecnologica ma scarseggeranno le persone bisogna puntare sulla cooperazione. La società del domani sarà una sharing society, sarà cioè basata sull’economia della condivisione e della cooperazione. Le vostre idee imprenditoriali – ha detto rivolgendosi ai giovani studenti lecchesi – saranno vincenti se sapranno fare rete e collaborare tra loro. Nel secolo che ci siamo lasciati alle spalle, quello dei vostri nonni e dei vostri genitori, ha prevalso il “thatcheriano” competere. Siamo convinti che invece, oggi, la convergenza tra saperi prodotta dall’innovazione obblighi alla cooperazione chi non voglia soccombere alla competizione.”