Che cos'è un blog [25 marzo 2003; upda.gif (933 byte)8 maggio ; 18 giugno ; 6 agosto ; 27 ottobre ; 5 dicembre 2003 ; 26 aprile 2004 ; 25 novembre 2005 : vai all'ultimo aggiornamento]

La parola "blog" è la contrazione di "Web log", quindi potrebbe essere tradotta con "tracciato web".

Ma di che si tratta?

I blog sono una "killer application", indubbiamente, anche se dal punto di vista tecnologico non hanno niente di davvero innovativo: un blog si presenta come una classica pagina web contenente una serie di messaggi, annotazioni, in genere testi brevi. Questi sono sempre associati al loro autore e a una data. Visto così, sarebbe qualcosa di molto simile a una sorta di diario on-line. Tanto è vero che se si guarda all'utilizzo che ne viene fatto (a mo' di diario), il significato originario di "tracciato web" risulta in molti casi falsato dalla pratica. Perché un diario non è un tracciato web. O meglio: un tracciato web è assimilabile a un tipo particolare di diario: quello che viene mantenuto durante una navigazione (mi riferisco a quella vera, sul mare, non quella virtuale sul web).

Dunque che cosa ha, o che cosa dovrebbe avere un blog di peculiare?

Un blog dovrebbe essere una pagina web in cui l'autore (il navigante), o gli autori (quando si tratta di blog di team), tiene traccia di alcuni siti che visita, scrivendo annotazioni e commenti su di essi: un diario di bordo.
"Ma è qualcosa di molto simile al tradizionale elenco di bookmark !" direte.
E infatti: è proprio così. Solo che l' idea è stata quella di mettere tali bookmark (e i relativi appunti) a disposizione anche di altri, attraverso la pubblicazione sul Web (un mettere in comune le risorse... qualcuno ricorda i primordi di Internet?).
Dicevo che dal punto di vista tecnologico non c'è nulla di realmente innovativo. Ciò che fa la differenza (l'idea innovativaidea) è "il modo" in cui la tecnologia già esistente viene utilizzata.
A volere dirla tutta, i blog esistevano già da ieri. Solo che non si chiamavano così. Perché... non penserete mica che questa fantomatica "idea" consista soltanto nel decidere di mettere in comune i propri appunti associati ai siti che si visitano?!? Le caratteristiche peculiari di questa innovazione sono invece (per ora mi vengono in mente queste):

Per ora mi fermo qui, anche se ci sarebbero molte altre cose da dire.

Solo per fare un esempio: esiste anche la possibilità di inserire dei commenti agli item che si trovano in un blog, ma... questa è un'altra storia: ne parlerò prossimamente.

Intanto: buona lettura del blog che nel sito della FGB abbiamo messo on line da ieri, quello di Vittorio Bertolini, che rappresenta un nuovo modello di Rassegna stampa.

i blog tracciano immaginarie orbite...
L'immagine ("Illustration of an Atom") è tratta dall'archivio Corbis [www.corbis.com]

[8 maggio 2003]
Va oggi on line il blog di Tommaso Correale Santacroce, intitolato "Quel che poi un metal detector...".
I blog attuali e quelli eventuali futuri, qui pubblicati, sono concepiti come spazi dedicati a una forma di pubblicazione autonoma, in cui chi contribuisce ai contenuti di questo sito può inserire appunti, annotazioni, o anche testi più estesi, che tracciano immaginarie orbite attorno al nucleo costituito dalla sezione Argomenti.

[18 giugno 2003]
Dal 14 giugno abbiamo aperto un blog multiutente che ospita il "Call for comments" sui contenuti della lezione "Innovazione, rischio sociale e responsabilità politica" che Piero Bassetti ha tenuto il 14 maggio alla London School of Economics (LSE). Il blog è condotto da Daniele Navarra, ricercatore presso la LSE.

[1 luglio 2003]
Oggi Paola Parmendola inizia un blog di Segnalazioni dedicato ad eventi, news, recensioni di libri, siti web.

[6 agosto 2003]
Ai primi di agosto abbiamo attivato i feed RSS (). I feed RSS fanno parte di quelle "molte altre cose da dire" a cui sopra accennavo. Qui però mi limito a un'affermazione "perentoria": il feed in RSS è un "must", qualcosa che non può mancare a ogni blog che si rispetti (ma bisognerebbe dire "ad ogni sito". Rimando invece ai seguenti rferimenti per tutte le spiegazioni tecniche del caso (sono documenti esterni a questo sito, che contengono spiegazioni dedicate anche ai "non addetti ai lavori"):

[27 ottobre 2003]
In settembre abbiamo aperto tre nuovi blog: "Kata Gene" (di Massimo Bartoli e del sottoscritto), "Innovation, Risk and Governance" (di Daniele Navarra) e un Call for Comments, condotto dal sociologo Giuseppe Pellegrini, sul Progetto "Partecipazione pubblica e governance dell’innovazione" (una proposta di sperimentazione istituzionale sul tema delle biotecnologie).
[si vedano, nella sezione Argomenti, gli interventi relativi negli archivi di Settembre, Ottobre e Novembre 2003]

[5 dicembre 2003 ; 26 aprile 2004]
Il Call for Comments dal titolo "No Innovation without Representation (A Parliament of things for the new Technical Democracies)", avviato il 27 ottobre con la conduzione del sociologo Massimiano Bucchi, si connette all'invito a Milano, da parte della Fondazione Bassetti e del Politecnico, del sociologo Bruno Latour. Questo Call for Comments ha svolto cioè la funzione di introdurre, affiancare e sviluppare gli argomenti che Latour ha trattato nel suo saggio What rules of method for the new socio-scientific experiments? e che ha discusso a Milano nella Lecture che ha tenuto il 17 novembre.
[si vedano, nella sezione Argomenti, i corrispondenti interventi negli archivi di Ottobre e Dicembre 2003]

Un altro Call for Comments è stato avviato il 31 ottobre a partire dalla Ricerca bibliografica su Innovazione e Responsabilità nella Information Society curata da Leone Montagnini. Una versione in inglese dell'introduzione è stata scritta da Daniele Navarra, il quale insieme a Vittorio Bertolini ha condotto l'iniziativa con l'intenzione di realizzare una bibliografia in continuo sviluppo, cioè un work in progress, aperto ai contributi del pubblico, che possa svilupparsi e diffondersi all'interno di una comunità culturale.
[si vedano, nella sezione Argomenti, i corrispondenti interventi negli archivi di Ottobre 2003 e Febbraio 2004 in Argomenti]

[11 giugno 2005]
Nel Dicembre 2004 è partita una nuova iniziativa, a cura di Tommaso Correale Santacroce, che sostituisce il suo blog intitolato "Quel che poi un metal detector..." (su cui, v. sopra).
Si tratta di "DiaBloghi", un blog collettivo (cioè che ospita interventi di diversi autori) dedicato alla cosiddetta "innovazione poiesis intensive: leggi l'articolo che Tommaso Correale Santacroce ha scritto per inaugurarlo.

In Gennaio-Febbraio 2005, in occasione dell'invito a Milano, da parte della Fondazione Bassetti, del bioeticista Daniel Callahan, che ha tenuto una Lecture all'Università Cattolica di Milano e un Seminario ristretto presso la Fondazione, si è svolto, sotto la conduzione di Cristina Grasseni, il Call for Comments intitolato "Le implicazioni dell'innovazione nel settore sanitario: una medicina impossibile?".

Nel Giugno 2005 Cristina Grasseni ha avviato il suo "Antropologia dell'innovazione" che, al contempo, è una rubrica del sito e un servizio ai lettori: leggi l'articolo di presentazione.

[25 novembre 2005]
Il 25 novembre Valentina Porcellana ha avviato il blog "Innovazione e Creatività" in sinergia con il modulo didattico curato dalla Fondazione Giannino Bassetti per l'insegnamento di Strategia e Politiche Aziendali presso la Libera Università Carlo Cattaneo di Castellanza (LIUC).

Tutti i blog sono raggiungibili dalla Pagina d'ingresso (chiudere questa finestra e, nella Pagina d'ingresso, cliccare su "Blog"), oppure dalla sezione Argomenti.

Gian Maria Borrello ( * )