
Rischi e approssimazione su nanotecnologie e genetica
di Vittorio Bertolini [1], 27 Ottobre 2004
'ogm "di seconda generazione", colture geneticamente manipolate per produrre composti farmaceutici, non sono ancora noti né l'efficacia, né gli effetti sulla salute, né l'impatto ambientale'.Importanti sono le considerazioni del prof. Mariano Bizzarri, professore di Biochimica e Patologia clinica alla Sapienza di Roma, sull'uso, spesso improprio e approssimativo, dei test genetici:
'Chi esemplifica gene uguale malattia commette una sciocchezza assoluta che, oltre a ingannare milioni di persone, sta facendo arricchire i mercanti di test genetici, venduti in tutto il mondo e adesso persino reperibili su Internet. Gli accertamenti genetici, se effettuati da strutture serie, sono importanti, perché individuano con un grado di approssimazione soggetti a rischio, ma non raccontano il nostro destino. Non esiste il gene del tumore, quello dell'intelligenza o della vecchiaia, ma una complessa interazione ancora tutta da decifrare'Particolarmente interessante in relazione al discorso aperto sulle nanotecnologie nel sito della FGB (vedi "Come siamo arrivati alle Nanotecnologie [4]"), l'osservazione che:
'I processi di interazione fra materia inerte e vivente a livello atomico e molecolare, oggetto delle nanobiotecnologie, mancano totalmente di piani per la gestione del rischio e di studi sulle conseguenze sanitarie del loro impiego.'
Mostra/Nascondi i link citati nell'articolo
Link citati nell'articolo:
- 1] /schedabiografica/Vittorio Bertolini
- 2] http://it.health.yahoo.net/
- 3] /06/bertolini/ogm-nanotech-genetica.htm
- 4] /06/argomenti/2004_10.htm#000320
CC Creative Commons - some rights reserved.

Articoli di: