
Tecnologie per la democrazia : intervista ad Alberto Oliverio
di Vittorio Bertolini [1], 3 Settembre 2003
'Riflettendo sui significati piuttosto che sui tecnicismi. Inquadrando un problema dal punto di vista epistemologico, del suo contesto storico, delle posizioni del passato. Non eccedendo con notizie essenzialmente positive - una serie ininterrotta di scoperte - ma valutandone criticamente la disponibilità reale e le conseguenze. Un eccesso di "scoperte" annunciate dai media, generano assuefazione: ad esempio, stando alle notizie il cancro dovrebbe essere scomparso da tempo'.E' da sottolineare l'affermazione di Oliverio che, in alcuni contesti storico sociali, le innovazioni rappresentano un veicolo di crescita della democrazia:
'C'è una differenza sostanziale tra paesi ad alta tecnologia e paesi in via di sviluppo. [...] Un piccolo impianto di distribuzione dell'acqua può liberare dalla dipendenza da un pozzo lontano, semplici tecnologie per refrigerare le derrate alimentari liberano i contadini dalla schiavitù della vendita immediata e sottocosto, permettono ai bambini di recarsi a scuola invece che al mercato per trasportare quotidianamente i pochi prodotti della fattoria. Ma indubbiamente, anche nei paesi industrializzati, le tecnologie della comunicazione, con tutti i loro difetti, hanno anche enormi pregi, ad esempio consentono al formazione di reti, di gruppi ecc., il che vuole dire partecipare alla democrazia in forme nuove'.
Mostra/Nascondi i link citati nell'articolo
Link citati nell'articolo:
- 1] /schedabiografica/Vittorio Bertolini
- 2] http://search.atomz.com/search/?sp-a=00092c90-sp00000000&sp-f=iso-8859-1&sp-q=Oliverio&sp-p=phrase
- 3] http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/030728.htm
CC Creative Commons - some rights reserved.

Articoli di: