Dalle carte dell’archivio di Piero Bassetti.
Da dove partire per sintetizzare l’esperienza di un luogo e un modo di agire e pensare, un crogiuolo del tutto particolare di proposte e raggiungimenti che risponde al nome di Milano? Una delle possibilità di esplorazione della storia moderna di una grande città può anche essere il percorso storicizzato e reinterpretato in chiave analitica di un personaggio pubblico di spessore. Allora le caratteristiche della politica, dell’amministrazione e delle realtà funzionali di una città come Milano, che hanno influenzato e in definitiva creato la metropoli lombarda come noi oggi la vediamo e viviamo, risultano con grande chiarezza.
Dal retro di copertina:
“Può essere molto utile riflettere sulla storia di Milano e, più in generale, dell’Italia della seconda metà del Novecento, secondo la particolare prospettiva offerta dai documenti dell’archivio di una personalità politica da sempre attenta alla relazione tra canonica rappresentanza territoriale e nuove forme di rappresentanza funzionale. Se l’elenco degli argomenti affrontati nel volume si rivela in parte specchio della documentazione conservata da Piero Bassetti, a una più attenta considerazione esso si manifesta anche come l’esemplificazione di alcune delle tematiche più rilevanti del rapporto storico tra una città che vuole essere l’avanguardia economica del Paese e gli effetti di un’integrazione sempre più intensa degli scambi globali. La peculiarità di un’esperienza personale può essere letta, in effetti, come un insieme esemplare di vicende storiche che permettono di enucleare temi e problemi con un denominatore comune. Considerare, in questo caso, fuoco dell’attenzione il porsi e il trasformarsi della “questione settentrionale”, nelle sue diverse declinazioni di significato e percezione pubblica, permette di emanciparsi in parte da un’interessante storia di vita, accogliendo una prospettiva che individua nella matrice urbana l’unica davvero capace di ridurre a unità la lettura di una società sempre più connotata da spiccate appartenenze plurime.”
Un capitolo, a firma Massimiano Bucchi, è dedicato alla nascita dell’esperienza di Fondazione Giannino Bassetti: “Le sfide dell’innovazione e della responsabilità. Originalità ed eresia nella missione della Fondazione Giannino Bassetti”.