Segnalazioni nel sito della Fondazione Bassetti

Modern Biology and Visions of Humanity [25/03/04 ; 26/03/04]

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Si è svolto a Genova un convegno che presenta notevoli punti di attinenza con le tematiche (e --perché no?-- con "la" tematica [ * ]) di questo sito.

S'intitola Modern Biology and Visions of Humanity: leggete, qui di seguito, un brano tratto dal comunicato stampa e... credo che non sia necessario aggiungere altro.

[26/03/04] (nel sito della casa editrice dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", c'è anche un'altra pagina informativa sul convegno che, per la sua chiarezza, consiglio di leggere)

«Progressi nelle scienze della vita progressi nella comprensione?

La seconda parte del XX secolo e l'inizio del XXI sono stati segnati da innumerevoli scoperte scientifiche nel campo della biologia. Nuove conoscenze si sono tradotte in nuovi prodotti, processi e servizi con un notevole impatto sulla nostra vita, non ultimo nel campo della medicina. Le nuove conoscenze hanno permesso di mettere a punto prodotti come l'insulina umana, il fattore VIII per rallentare la coagulazione del sangue e l'interferone per stimolare la reazione immunitaria; il processo enzimatico in sostituzione di quello chimico; e servizi, quali il test e il profilo genetico come pure la fertilizzazione in vitro.

Nuove questioni e dilemmi

Il progresso scientifico, tuttavia, ci ha posto di fronte a nuove questioni e dilemmi. Qual è l'impatto della conoscenza sui singoli esseri umani, sulla società e sulla percezione che l'umanità ha di sé e del proprio destino? Le conseguenze dei progressi in campo scientifico, come la mappatura del genoma umano, sono notevoli e hanno un impatto fondamentale non solo sulla vita dei cittadini ma anche sul modo in cui essi guardano alla propria vita.

La scienza si è spinta troppo in avanti o non abbastanza?

Per molti secoli la scienza è stata considerata sinonimo di progresso e si è radicata la convinzione che le conoscenze acquisite grazie alla ricerca scientifica fossero di ordine differente, o più elevato, rispetto ad altre forme di conoscenza artistica o culturale. Allo stesso tempo, gli scienziati hanno posto l'accento sul carattere oggettivo delle loro scoperte che consentivano l'accesso a un ambito della "realtà" sottratto ai giudizi di valore e alle ideologie sociali. Ma sono in diversi a contestare queste interpretazioni. Possono veramente gli scienziati lavorare al di fuori del loro ambito socio-culturale? Quali sono i rischi che le scoperte in campo biologico vengano sfruttate a fini illeciti e in che misura la ricerca dovrebbe essere soggetta al controllo democratico?»
[*] La responsabilità nell'innovazione (v. la Presentazione).

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English version

A conference has taken place in Genoa that has many points in common with the issues (and, why not, with "the" issue [ * ]) covered in this site.

The following passage is taken from the introduction to the conference, which was called Modern Biology and Visions of Humanity, and... well, I think that says it all.

«The latter part of the 20th century and the beginning of the 21st have witnessed a surge of scientific discovery in the field of biology.

From this explosion of fresh knowledge has evolved an entirely new industrial sector, known as biotechnology; while innovative disciplines, areas of research and medical practices have together grown into the field of ‘life sciences’.

Victims or rulers of our biology?

What is the impact of this knowledge on individual human beings, society, and humanity’s perception of itself and its destiny? The consequences of new developments such as the mapping of the human genome cannot be restricted to the laboratory or the test tube. Such discoveries have a fundamental impact on the lives of citizens everywhere, even if they themselves have no say and no control over the resulting technology and how it is used.

For centuries, many have equated science with progress, and believed that the knowledge acquired through scientific inquiry is of a different, or higher, order to other forms of cultural, artistic or emotional understanding.

At the same time, scientists have insisted on the objective nature of their discoveries, giving access to a realm of ‘reality’ beyond the reach of value judgements and social ideologies.

But there are voices challenging these interpretations. Is it really possible for scientists to work outside their social and cultural environment? What are the dangers of biological discoveries being abused, and at what point should research be subject to democratic control?»


[*] Responsibility in innovation (see the Introduction).

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Innovazione tecnologica e responsabilità sociale: Borsa di Dottorato

Politecnico di Milano
POLITECNICO DI MILANO
Dottorato di ricerca in Disegno industriale e Comunicazione multimediale
Fondazione Giannino Bassetti
Fondazione Giannino Bassetti
Flou Spa
Flou S.p.A.
Produzione letti ed elementi tessili imbottiti


E’ l'argomento della tavola rotonda organizzata a Milano, venerdì 19 marzo, presso il Dipartimento INDACO, aula CS 5.1 (Via Durando 38/a).

Nell'ambito del Dottorato di Ricerca in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale (DieCM), FLOU - azienda leader del settore arredamento - finanzia tre anni di dottorato per un ricercatore che approfondirà i temi dell'innovazione tecnologica e della responsabilità sociale ad essa correlata.

L'argomento della Borsa di Dottorato è stato presentato durante la tavola rotonda promossa dalla Fondazione Giannino Bassetti e dalla Scuola di Dottorato di Ricerca del Politecnico di Milano, alla quale sono intervenuti:
  • Roberto Verganti - Direttore Scuola Dottorato Politecnico di Milano
  • Alberto Seassaro - Preside Facoltà del Design
  • Marco Gaiani - Direttore Dipartimento INDACO
  • Ezio Mancini - Coordinatore Dottorato DieCM
  • Giovanni Baule - Vice-coordinatore Dottorato DieCM
  • Piero Bassetti - Presidente Fondazione Bassetti
  • Massimiliano Messina - Direttore Generale Flou S.p.A.
Per ulteriori informazioni:

Politecnico di Milano
Ufficio Relazioni con i Media
tel. 02.2399.2428
tel. 02.2399.2229
relazionimedia@polimi.it
Fondazione Bassetti
Marino Varengo
Comunicazione d’Impresa
tel. 02.2900.2203
marino.varengo@varengo.com
Flou S.p.A.
Ufficio Stampa
Anna Casati
tel. 0362.958255
fax 0362.958267
a.casati@flou.it


Publiforum e consensus conference

Publiforum La consensus conference è senz'altro uno degli strumenti principali per fare incontrare l'opinione pubblica qualificata (opinion leader, policy maker, responsabili delle associazioni della società civile) con gli esperti, in modo da individuare le condizioni di accettabilità sociale per tutte quelle innovazioni tecnico-scientifiche che che presentano problemi di carattere etico o che si vengono a scontrare con le credenze diffuse di diversi gruppi sociali.
I Publiforum realizzati dal Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche (sito web multilingue: www.publiforum.ch) possono essere considerati a pieno titolo delle consensus conference; infatti nel sito del Publiforum Ricerca su esseri umani svoltosi a Berna, dal 23 al 26 gennaio 2004, si legge «Il PubliForum intende promuovere il dibattito tra specialisti e cittadini e offrire al cittadino "comune" la possibilità di presentare il proprio punto di vista in merito alla ricerca su esseri umani.».

Il resoconto completo (al momento solo in Francese e Tedesco [in formato PDF])

L'intenzione del Publiforum citato è stata di analizzare alcune questioni relative ai protocolli da applicare nelle procedure di sperimentazione dei farmaci. In particolare, il consenso informato nei riguardi di soggetti impossibilitati ad esprimerlo e le condizioni per poter avviare una nuova sperimentazione.
Dal medesimo sito è possibile accedere alla versione italiana dei Publiforum precedenti:
- PubliForum su "La medicina dei trapianti";
- PubiForum "Ingegneria genetica e alimentazione";
- PubliForum "Elettricità e Società"

Una recensione della Bibliografia su Innovazione e Responsabilità

'Book Stack with Buildings' - disegno di Theo Rudnak tratto da Corbis - www.corbis.comLa Bibliografia su Innovazione e Responsabilità nella Information Society, curata da Leone Montagnini e il connesso Call for Comments sono oggetto di una efficace recensione [se il link non funziona, cliccate qui] da parte di Brunella Longo che, nel blog "Bibliopolis News", ha messo opportunamente in rilievo non solo lo scopo, ma soprattutto il senso e lo spirito del Call for Comments, aspetti che lo stesso Montagnini aveva evidenziato, nel suo commento dell'8 novembre 2003, scrivendo che «la modalità partecipata per continuare questo discorso bibliografico è in linea con un discorso sull'intelligenza collettiva che si va facendo negli ultimi anni. Si tratta di un discorso che ha un antesignano in un grande lombardo, federalista e non razzista, Carlo Cattaneo».

Brunella Longo svolge un'intensa attività professionale che gravita da sempre attorno al mondo dell'informazione e della formazione.


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