Tommaso Correale Santacroce, Inside La cultura del rischio

Inside ______La cultura del rischio ______

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La società del rischio
Un uomo per spostarsi in questa città deve usare la fune e l'asta d'equilibrio; il suo passo deve essere sicuro, certo, senza debolezze. La caduta pende sotto di lui come un macigno sulla testa. La città sullo sfondo non è meno rassicurante: non ha più linee perpendicolari, i palazzi pendono e sembrano dondolare.

La cultura del rischio è composta da:

1. Didier Pasquette è uno dei più grandi funamboli attualmente in attività. Forse il suo camminare sul filo è per lui una rappresentazione simbolica dello stare al mondo, del vivere nella società contemporanea.
In ogni caso, per chi fosse interessato a scoprire le motivazioni e le tecniche funamboliche, vale la pena leggere "Trattato di funambolismo" di Philippe Petit (ed. Ponte delle grazie, 1999) altro grande eroe della fune, o il suo ultimo "To Reach the Clouds" (North Point Press Book, 2001).

2. Palermo. Parlare di Palermo e di rischio sembra un riferimento troppo diretto alla mafia. In realtà non penso sia corretto nei confronti di una città che non è solo questo. Infatti l'immagine è stata modificata proprio per far scomparire Palermo e portare alla luce una città simbolica, che non ha più luogo né tempo, quasi un "non-luogo" o un "troppo- luogo", piena di uffici, dove l'abitazione è un servizio, in cui la cui vita non sembra necessitare di sonno e le persone si spostano su funi, sempre a rischio di caduta, sempre nell'emozione dell'incertezza.

Pagina a cura di Tommaso Correale Santacroce
(maggio 2003)