Segnalazioni nel sito della Fondazione Bassetti

Ziggurat in scena con "Delirio"

Festival Calanchi"Delirio", lo spettacolo teatrale multimediale sulla clonazione del gruppo Ziggurat (il cui nome indica l'antico templio della civiltà mesopotamica), narra la storia di Uno, un individuo creato in laboratorio ed utilizzato come cavia. La sua imperfezione, tuttavia, decreta il fallimento dell'esperimento e solamente prima di essere eliminato "prende vita un nuovo individuo – un "essere perfetto".
Sul quotidiano l’Adige è possibile leggere che il gruppo Ziggurat «ha definito uno stile molto personale, aprendosi al panorama nazionale del teatro visionario e alle nuove tendenze. Dopo l'incontro con il Teatro Masque e in particolare con i Motus, la compagnia ha approfondito la ricerca verso la contaminazione dei linguaggi multimediali».
Lo spettacolo, il cui debutto è avvenuto lo scorso dicembre a Trento, ha inaugurato la prima edizione del Festival Internazionale Calanchi presso il Teatro Concordia di Borgo Maggiore (Repubblica di San Marino, 14 settembre - 18 ottobre). La produzione è promossa dalle Commissioni Pari Opportunità della Provincia di Trento e del Comune, dall'assessorato Politiche Giovanili e dal Centro Servizi Culturali S.Chiara.

Il 30 ottobre 2002, Tommaso Correale Santacroce ha pubblicato, nel sito della Fondazione Bassetti all’interno dell'argomento "11 creature", dove esplora "il desiderio dell’uomo di mettere mano alla propria evoluzione". Tra le creature prese in considerazione, Frankenstein è solo una tra quelle che presentano analogie con il protagonista di "Deliro". Entrambi, infatti, condividono lo stesso "malessere" (il rifiuto della paternità) ed attivano una reazione di ribellione verso il proprio creatore.

Rai Radio3 Scienza

Radio 3 ScienzaLe fabbriche della vitaRossella Castelnuovo, una dei conduttori del programma radiofonico Radio3 Scienza (lun - ven, 11.00 - 11.30), il 16 settembre ha dedicato la puntata ad approfondire le tematiche legate alla costruzione di cellule e cromosomi artificiali, insieme ad Antonio Lazcano (docente di evoluzione biochimica all'Universidad Nacional Autonoma de Mexico e presidente dell'International Society for the Study of the Origin of Life) ed Alessandra Gliozzi (docente di fisica biologica all'Università di Genova e direttore della Sezione biofisica dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia).

Etica e scienza: proposta la carta universale
- Nella puntata del 25 settembre, in studio con Rossella Castelnuovo sono stati Cinzia Caporale (docente di Bioetica all'Università di Siena e membro del Comitato intergovernativo di Bioetica dell'Unesco) e Raimondo Cubeddu (docente di Filosofia politica all'Università di Pisa). Insieme hanno commentato il progetto in corso presso l'ONU, promotore di una carta universale in campo biologico, in grado di guidare eticamente le scelte da effettuare nella ricerca scientifica.

Nel sito della Fondazione Bassetti, questi argomenti sono affrontati, più che altro in passato, nel Percorso "Biotecnologie e Ingegneria genetica" (iniziato in luglio 2000 e chiuso in agosto 2002) e in quelli ad esso collegati (i legami sono indicati al suo interno).

Il programma, in onda dal 6 gennaio 2003 (ha sostituito "Le Oche di Lorenz", ora spostatosi su Radio 24: v. segnalazione del 19 luglio), raggiunge anche l'utenza digitale, cui è riservata la produzione di files audio della trasmissione (ecco i link: Le fabbriche della vita, Etica e scienza: proposta la carta universale), la possibilità di interagire, attraverso la posta elettronica (radio3scienza@rai.it) e l'abilitazione di un numero verde (800 050 121).

Premio Compasso Volante - Citta' di Lecco

Gruppo Insieme
Premio di studio Compasso Volante
Città di Lecco
V edizione
Sabato 27 settembre 2003 ore 10.15
ESPE via A.Grandi, 15 Lecco
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura
Polo Regionale di Lecco

Nato nel 1999, il premio “Insieme – Città di Lecco – Politecnico di Milano” è una iniziativa che mette a confronto esperienze progettuali di studenti di varie università europee e asiatiche.
È un premio di studio perché vuole essere un percorso didattico e formativo e non una “gara”. Infatti il premio è aperto unicamente ai facenti parte del Gruppo Insieme, una convenzione tra Università, Istituzioni e ditte private il cui scopo è di sviluppare una formazione etica di approccio all’architettura.
Il collegamento con la Cina e la Corea, si propone in un quadro di scambio: da una parte la volontà delle università europee di entrare in contatto con la realtà orientale più avanzata e emergente nel quadro mondiale, dall’altra la necessità di formare una cultura dell’ecocompatibilità che al momento si sta mostrando come sfida primaria per lo sviluppo nei paesi asiatici.
Tema di questa quinta edizione è una torre a Pechino, un grattacelo progettato per inquadrarsi in una concezione di sviluppo sostenibile che ponga particolare attenzione agli aspetti energetici, di smontaggio e riciclabilità delle parti e valorizzazione delle risorse.
La filosofia delle Gruppo Insieme pone poi grande rilevanza al fatto che a fronte di posizioni etiche e intenzionali, vi sia un aspetto tecnico altamente innovativo. La convenzione con ditte fornitrici di ricerche avanzate sui materiali pone l’intero progetto su basi pratiche e operative, permettendo a tutti, insegnanti, ditte e studenti, di affrontare progetti realizzabili.

Dalla pubblicazione dei progetti premiati nella scorsa edizione:
«Di fronte al “blob” architettonico quotidiano basato sulla ricerca egoistica della pura forma, penso che sia innovativa nei partecipanti al Premio la ricerca di creatività multipla: architettonica, tecnologica, rappresentativa, organizzativa e, perché no, industriale. Coinvolgendo infatti i produttori industriali nell’intero processo didattico, li si mette di fronte al fatto compiuto della contemporaneità e, talvolta, dell’avanguardia dell’architettura con cui necessariamente misurare le potenzialità dei propri prodotti.»
(Marco Imperadori, Professore associato del Polo Regionale di Lecco)
«L’innovazione dovrà essere finalizzata ad assecondare tanto i modi di vivere quanto quelli di produrre, dovrà agevolare le correlazioni tra fini e mezzi, dovrà infine essere in grado di contribuire in modo determinante alla crescita culturale del progetto inteso come materializzazione di un processo intellettuale e conoscitivo.»
(Claudio Claudi de Saint Mihiel, Professore ordinario della Facoltà di Architettura di Napoli)

[Questa segnalazione viene da Tommaso Correale Santacroce]



ReS : Il cammino millenario della scienza e della tecnica

ReSAlla produzione di ReS, la rivista online di "Ricerca e Storia", collaborano numerosi professori universitari, insegnanti soprattutto di "Filosofia della Scienza" e "Storia della Filosofia". Il coordinamento e lo sviluppo dei contenuti, spesso insoliti e curiosi, sono affidati ad Alessandro Lanni, Sara Capogrossi Colognesi e Mauro Buonocore, che, guidati dal direttore Giancarlo Bosetti, animano un'altra, oltre a Boiler, delle riviste inserite nel portale dell'Enel Spa.

In homepage hanno spazio originali rubriche fisse ("Il salotto di Cartesio", "Res Cogitans - Le nostre recensioni" e "La cassetta degli attrezzi") ed un ricco elenco di sezioni ("Primo Piano", "Attualità", "Musei e Mostre" e "Le discipline"), che costituiscono un riferimento costante durante la navigazione delle pagine, resa interattiva dalla possibilità di partecipare ad una serie di forum tematici, accuratamente moderati.

Nell'archivio delle recensioni, è presente anche il libro "Verso un'epistemologia del mondo vivente" (Guerini e Associati, 2001) di Elena Gagliasso, insegnante di Filosofia della Scienza alla Sapienza di Roma, intervistata da Angela Taraborrelli nell'articolo "Scienza, impara dalla storia - Perché il metodo della ricerca trascura le scienze della vita?"

«Ormai da molti anni ero colpita dal fatto che la riflessione sulla scienza in Italia fosse ostaggio di un riferimento costante alle sole scienze esatte», afferma l'autrice, che cerca di «raccogliere la sfida che il mondo vivente pone a scienziati, storici e filosofi».

Tra gli articoli in "Primo Piano", poi, è possibile leggere "Fukuyama, pericoli dell'ingegneria genetica", dove Lanni scrive delle mutate posizioni di Francis Fukuyama, espresse nel libro "L'uomo oltre l'uomo. Le conseguenze della rivoluzione biotecnologia" (Mondadori, 2002). Allievo di Samuel Huntington (politologo all'Università di Harvard), Fukuyama, nel riconoscere che la Storia proseguirà finchè non «sia terminato lo sviluppo delle scienze naturali moderne e della tecnologia», ridimensiona la personale teoria sulla "fine della storia", precedentemente prevista con l'avvento delle democrazie liberali. Ed è il futuro dell'umanità a destare profonde preoccupazioni nello scrittore, il rischio di una scienza non regolamentata potrebbe creare un mondo dove «il concetto di "umanità condivisa", che oggi accomuna tutti, potrebbe diventare un ricordo: l'introduzione nel corredo genetico umano di geni di molte specie diverse potrebbe portarci addirittura a non sapere con certezza cos'è un uomo».

L'argomento appassiona anche Giuseppe O. Longo, docente di Teoria dell'Informazione presso l'Università di Trieste. Si vedano i contenuti del seminario e del forum online "Progresso e Responsabilità. Il passaggio dalla scienza alla tecnologia", svolti nel sito della Fondazione Bassetti lo scorso febbraio.

In "Scienza, peccato e mercato", Michela Bertolani scrive dello spettacolo "Copenaghen" di Michael Frayn (andato in scena al Teatro Storchi di Modena dal 21 al 25 maggio) e della conferenza-dibattito "Responsabilità degli scienziati e nuovi sviluppi tecnologici", iniziative dell'Università di Modena e di Reggio-Emilia. Pietro Greco (autore del libro "Hiroshima. La fisica conosce il peccato", Editori Riuniti, 1995), Sylvie Coyaud (giornalista scientifico), Giovanni Battimelli (Università La Sapienza di Roma) e Stefano Ossicini (Università di Modena e Reggio Emilia), analizzando gli eventi che precedettero l'esplosione nucleare, hanno discusso dell'influenza del potere economico, politico e militare sulla ricerca scientifica.

Caffe' Europa intervista Piero Bassetti

Caffè Europa, n.234 Nel numero 234 del magazine online "Caffé Europa" è stata pubblicata l'intervista di Mauro Buonocore a Piero Bassetti "L'innovazione, dal sapere al potere" .

Il sito Caffè Europa nasce nel 1998 dal lavoro di una piccola redazione, costituita da Paola Casella e Mauro Buonocore, e dalla collaborazione di numerosi giornalisti, scrittori, politici.
Nel primo editoriale del magazine (15 settembre 1998, "Un caffè senza cornetti"), il direttore, Giancarlo Bosetti, ha presentato Caffè Europa facendo una similitudine con «un pubblico esercizio che non distribuisce cappuccino e cornetti, ma informazione, cultura, pensieri diversi e varia attualità».
Il progetto Caffè Europa, pur essendo concepito come una "costola di Reset", di cui condivide direttore e giornalisti, si differenzia dalla rivista cartacea per la frequente periodicità degli aggiornamenti e per l'impronta politico-culturale: «qui avremo uno spettro decisamente più ampio di voci; Caffè Europa sarà meno omogenea [di Reset]: più variegata e contrastata». L'obiettivo è di creare un ambiente che serva «come un porto ai naviganti, dove trovare le cose essenziali per riposarsi e per sopravvivere in mare aperto», selezionando i contenuti con «criteri "aperti"», spiega ancora il direttore, «perché la quantità di informazione è così vasta da diventare inservibile e irrilevante».

Le rubriche sono numerose e tematicamente organizzate nelle sezioni: "Pensare l'Europa", "L'Unione", "La cultura", "Democrazia deliberativa", "La società della rete".

Al lettore è offerta la possibilità di rimanere sempre informato degli ultimi aggiornamenti, tramite un'iscrizione gratuita alla Rassegna Italiana (dal lunedì al venerdì "una rassegna di articoli pubblicati dai quotidiani italiani"), alla Finestra sull'Europa, a Reset (lanci pubblicitari, inviti e convegni).




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