Economia delle reti nell'era dell'informazione

10 luglio 2002, sede della Confindustria a Roma
Terzo evento del ciclo "Incontri sul pianeta: un vocabolario di idee per il nuovo secolo"
Resoconto del seminario, a cura di Paola Parmendola ( * )


v-mov.gif (1033 byte)Questo documento è un ramo dell'omonimo item nelle News del 23 luglio 2002

isvor.gif (2278 byte)Organizzazione:
Isvor Knowledge System (http://www.iks.isvor.it)
Centre for Business Innovation Cap Gemini Ernst&Young (http://www.cbi.cgey.com/)

 

Relatori:
Gianluca Bocchi, Filosofo della Scienza e Storico delle Idee
Andrea Granelli, Amministratore Delegato di TILAB (http://www.telecomitalialab.com/)
Federica Olivares, Editore (http://www.edizioniolivares.com/)
Giovanni Testa, Presidente del Comitato Scientifico di ISVOR-FIAT (http://www.isvor.it/)
Hal Varian, Economista ( ** ) (http://www.sims.berkeley.edu/~hal/)
Stefano Venturi, Amministratore Delegato di Cisco Systems Italy (http://www.cisco.com)

Coordinamento:
Roberto Panzarani, Vice Presidente di Cap Gemini Ernst & Young, Direttore del Center for Business Innovation Network Italy (http://www.cbi.cgey.com/network/panzarani.html)

 

Vedi anche:

right.gif (841 byte)new.gif (896 byte)[31 luglio 2002] Nel sito di "Incontri sul Pianeta" è possibile leggere diversi documenti che riguardano l'incontro con Varian (interviste ai discussant e articoli): step 1 ; step 2 ; step 3

right.gif (841 byte)In "Finita l'euforia hi-tech resta la vera innovazione" (Luca Paolazzi, Il Sole 24 Ore, 15 novembre 2001) Hal Varian sostanzialmente esprimeva ottimismo sul futuro della New Economy.

right.gif (841 byte)Sulla New Economy si veda anche, in questo sito, il Percorso "Internet come innovazione".

Il tempo trascorso dal 1998, anno di pubblicazione del bestseller "Information Rules - A strategic guide to the network economy" (http://www.inforules.com), non ha diminuito affatto la consistenza delle teorie economiche descritte con estrema chiarezza da Hal Varian e da Carl Shapiro.

La Società dell'Informazione, infatti, connessa allo sviluppo delle tecnologie, evolve conferendo validità immutata al modello individuato dalle cinque "rules": differentiation of products and prices, rights management, switching costs/lock-in, networks and positive feedback, standardisation.

La diffusione di Internet e l'affermazione del commercio elettronico richiedono di comprenderne a fondo ogni meccanismo intrinseco, "Le tecnologie cambiano in continuazione, le regole economiche no".

Così, Hal Varian ha percorso, durante il seminario, le tappe storiche più significative delle telecomunicazioni, perché "history is any guide" utile alla comprensione della volatilità del mercato.

L'espansione globale, avvertita come una minaccia da coloro che non possiedono una forte identità, incrementa la competizione, che spietatamente non consente di investire replicando business plan vincenti: "Una strategia commerciale è semplicemente una strategia commerciale e sebbene talvolta le analogie possano essere utili, esse possono anche indurre a cadere in errate valutazioni".

Quasi componendo un codice etico, l'economista rileva come sia fondamentale assumere un approccio sistematico e critico nei confronti delle innovazioni, la cui produzione di informazione non può sostituirsi al processo di apprendimento, l'unico a creare la conoscenza.

Piuttosto, è da sviluppare un selettivo atteggiamento per attuare la teoria dell'innovazione combinatoria, in cui la composizione originale di parti elementari preesistenti è tale da creare una nuova combinazione con altro valore aggiunto. Una simile metodologia è adottata nella personalizzazione delle informazioni, nell'erogazione di servizi, nella distribuzione di prodotti, dove la generazione di versioni differenziate ha consentito alle Companies di segmentare opportunamente il mercato di riferimento.

Ed il corrispondente apporto tecnologico arriva nell'intervento di Stefano Venturi, che, focalizzando il core business dell'Azienda fornitore di soluzioni all'avanguardia, sottolinea come le attività in Rete siano effettivamente diventate fondamentali per ogni settore. Al punto che, in futuro, la vera discriminazione tra i Paesi (digital divide) sarà determinata proprio dalla presenza della larga banda, l'unica in grado di attirare nuovi investimenti e di alimentare il processo innovativo innescato dalle tecnologie.

Del Sistema Paese parla anche Federica Olivares, che esalta la proprietà di Internet di connettere le persone worldwide, innalzando la qualità dell'interazione complessiva. Le esigenze dei consumers, individuate con competenza, diventano sempre più articolate, i cambiamenti nel settore dell'entertainment, poi, sono vistosi. Come Derrick de Kerckhove anche lei riconosce nello spettacolo fine a se stesso una forma di comunicazione ormai incompleta, se non integrata con l'emissione di emozioni, legate alle immagini ed ai suoni, su cui costruire un'autentica "esperienza".

E, curiosamente, nell'istruzione a distanza e nel commercio elettronico sono gli effetti delle stesse interazioni ludiche ad essere sinteticamente riprodotti, come in una trasposizione scientifica, per sostituire l'assenza del contatto umano.

Il bisogno, poi, di comunicare e di non rimanere isolati nell'Internet economy favorisce l'intrecciarsi di fitte relazioni, nel web anche i siti non commerciali aumentano considerevolmente.

In particolare in America, dove il settore pubblico ha il ruolo di governare ed il privato è concentrato a raggiungere il business ( 1 ), il reticolo di Non Governmental Organisations acquisisce notevole visibilità, perché siano affrontati e risolti i problemi della comunità.

Una mission assunta consapevolmente da associazioni/imprese/enti non-profit è quella della responsabilità sociale, intenti a costituire network planetari ed a valorizzare con creatività e con inventiva ogni risorsa disponibile. Le alleanze internazionali, così sviluppate, sono in grado di elaborare sofisticate strategie, quasi in sintonia con i principi del modello di Varian, anche se, in effetti, il settore di applicazione risulta lontano dagli ambiti analizzati dall'economista americano. Infatti, anche la realizzazione dei progetti di solidarietà sociale richiede un notevole impegno ed una gestione di risorse economiche consistenti.

busta.gif (111 byte) Da Gian Maria Borrello:
"Ecosistema informativo"

Governare il processo innovativo, pertanto, risulta complesso e l'introduzione del concetto di "ecologia dell'informazione" diventa fondamentale per ostacolare l'invadenza di un'anarchia digitale, cui Andrea Granelli ha prestato attenzione specifica. La preoccupazione esternata è proprio nei confronti dell'overload di informazioni ( 2 ), perché la crescita esponenziale di bit fa tendere rapidamente lo sviluppo della Rete verso limiti espansionistici non chiari, ma senza dubbio vicini. Le dimensioni del sistema informativo, continuamente sollecitate, sono confrontabili, secondo Granelli, con la stabilità dell'equilibrio ambientale. Dunque, così, risulta facile individuare il comportamento ideale da adottare per evitare il collasso di Internet: ciascun "internauta" avrebbe la responsabilità di difendere un ecosistema di proprietà comune.

Granelli ha quindi riferito di aver appreso, in un recente convegno di medicina psichiatrica, inquietanti conclusioni riguardo all'abuso delle nuove tecnologie: l'isolamento virtuale altererebbe le sensazioni emotive, provocando il sorgere di nuove malattie neuronali e di stati ansiogeni, dagli effetti affatto trascurabili ed ancora poco noti.

Per arginare e gestire coscientemente la presenza di questi fenomeni, sia Granelli sia Varian, testimone privilegiato dell'osservatorio di Berkeley sulla Silicon Valley, rilevano la necessità di potenziare la ricerca scientifica e la sperimentazione. Granelli ha poi ricordato uno studio effettuato in America sui finanziamenti elargiti allo sviluppo tecnologico, che evidenza come della rilevante cifra erogata solamente una minima percentuale è stata destinata all'innovazione. Quote significative, infatti, sono state assegnate per compensare i numerosi intermediari della filiera, inclusa la pubblicità. Sicuramente una tendenza da invertire affinché il progresso avanzi nell'assoluto rispetto della centralità dell'uomo.

Molto spazio del sito di "Incontri sul Pianeta" (http://www.incontrisulpianeta.it) è dedicato ad approfondire gli interessantissimi argomenti affrontati dai relatori durante il seminario. La sezione "Press", in particolare, risulta assai ricca di notizie, numerosi i quotidiani del settore e le riviste tecniche che hanno ospitato autorevoli relazioni ed arguti commenti del terzo evento in programma.

L'invito, rivolto da Gianluca Bocchi, ai presenti è di frequentare il sito non solamente per leggere gli articoli e le interviste, ma anche per continuare virtualmente il cammino intrapreso nello stimolante incontro pomeridiano, partecipando al forum di discussione.

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(1) L'economista premio Nobel Milton Friedman dice che "There is only one social responsability of business - to use its resources and engage in activities to increase its profits"

(2) Il premio Nobel Herbert Simon dice che "la ricchezza di informazioni crea povertà di attenzione"

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(**) Scheda biografica di Hal Varian

E' nato nel 1947 in Ohio, ha conseguito la laurea in Economia nel 1969 al MIT, in Matematica nel 1973 a Berkeley. E' Dean alla School of Information Management and Systems, docente alla Haas School of Business ed al Department of Economics. Ha insegnato anche al MIT, all'University of Stanford, Oxford, Michigan. In Italia è docente del Master of Management in the Network Economy (MINE) dell'Università Cattolica di Piacenza.

Intensissima l'attività di pubblicista consultabile sul sito, numerosi i saggi di Economia, Organizzazione Industriale, Finanza, Econometria ed Economia dell'Informazione.

Nel 2000, secondo l'Accenture's Institute, ha occupato il nono posto nella classifica dei cinquanta "business intellectuals" più influenti della Terra. Il risultato della ricerca, diretta da Tom Davenport, è stato pubblicato da Business Week.

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[*] La Dott.ssa Paola Parmendola si occupa di "electronic business" all'interno di una multinazionale di servizi informatici.
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