Perché questo Percorso
|
Gli episodi che hanno costellato la storia recente della Microsoft, sfociati nella
causa antitrust, possono essere considerati, secondo l'opinione di esperti, come la
conseguenza di un grave errore strategico nella gestione del processo innovativo. Ne
abbiamo parlato, nel Forum, con l'intervento "Case
Study: la Microsoft", che si ricollega all'articolo di John C. Dvorak
(PcMagazine), "Microsoft's Real
Problem: No Innovation" (testo integrale).
Il caso "Microsoft", oltre ad avere carattere attuale, si coniuga con un
leitmotiv presente nel paradigma esposto da Ervin e Christopher Laszlo in "Business Ethics": è essenziale che l'impresa agisca
in modo da non deprimere le energie innovative presenti nei concorrenti, perché esse
rappresentano una risorsa anche per la sua forza imprenditoriale.
Dunque, il caso "Microsoft" può essere inteso come esempio concreto di
mancanza di una visione organica dello sviluppo (v. il percorso "Una questione di... convenienza"),
concettualmente simile a quello che, in altro campo, potrebbe essere un modo di fare
impresa che genera un progressivo danneggiamento dell'ecosistema, con la non trascurabile
differenza, però, che l'espansione della Microsoft è stata fermata da un organo
giudicante a seguito, appunto, dell'azione antitrust intentata dalla concorrenza.
Parlare di "organo giudicante" richiama alla mente il ruolo di un terzo in
posizione di terzietà: detto qui per inciso, a questo è stato fatto un accenno, nel
Forum, con l'intervento "Neutralità della tecnica".
Accenno poi ripreso in un altro intervento che, a
riguardo, "rilanciava" allacciandosi a una considerazione presente in P.
Bassetti, "Quale impresa per la sfida evoluzionista" : «Come
si arriva a trasformare l'imprenditore da individuo addestrato ai determinismi
riduzionistici [...] --e come tale tradizionalmente de-responsabilizzato-- al
perseguimento di finalità para-politiche di convergenza verso finalità di attenzione a
nuovi equilibri planetari?»
![]() [Ogni riferimento a Bill Gates non sembra nel film puramente casuale. Il personaggio interpretato da Tim Robbins, un magnate del software senza nessuno scrupolo e dalla evidente somiglianza con il presidente della Microsoft, fa di tutto per eliminare gli avversari che possono ostacolarlo nei suoi affari] Antitrust - sito ufficiale. Antitrust - in IMDb (Internet Movie Database)[agg: 11 giugno 2001] |
Nell'articolo "Microsoft perde
anche se vince»: "Tutti i punti deboli dell'invincibile Bill",
pubblicato dal Sole 24 Ore il 21 gennaio 2001, Marco Valsania prende in esame due recenti
libri che analizzano la storia della Microsoft.
Il film "Antitrust" [*] fa la parodia del caso.
[*] Distribuito in Italia nel maggio 2001 col titolo
"Synapse" (v. la recensione
sulla rivista on-line "Tempi Moderni").