A proposito delle strategie delle multinazionali del tabacco e degli additivi che
arricchiscono il tabacco (v., qui, "The Man Who Knew Too Much") ...
L'Espresso, n. 22, 1 giugno 2000, p. 42
"Fumatori alla gogna"
di Stefania Rossini
(...)
<<David Davies, direttore europeo della Philiph Morris in Europa, ha ammesso
pubblicamente che il tabacco provoca il cancro.
(...) appare chiara loperazione di restyling e di lungimiranza aziendale della più
potente multinazionale del tabacco. Nessuno, tra quanti cominciano a fumare adesso, potrà
un giorno pretendere i risarcimenti miliardari che le vittime del fumo hanno imparato a
chiedere ai produttori. Erano stati avvertiti.>>
(...)
La Repubblica, 31 maggio 2000, p. 15
"Lobby del fumo sott'accusa. 'Usano i divi per vendere'"
- L'allarme dell'Oms: in cinema e tv pubblicità nascosta.
Oggi Giornata anti tabacco. Fumare 20 sigarette al giorno equivale a
sottoporsi a 300 radiografie l'anno -
di Enrico Bonerandi
"Prendiamoli quando sono giovani, resteranno con noi tutta la vita". Se - come
ha rivelato l'ex- manager "pentito del colosso della manifattura del tabacco
"Browm and Williamson", Jeffrey Wigand, ispiratore del film "The
Insider" - questa è la strategia delle multinazionali delle sigarette, nonostante le
recenti sonore condanne negli Stati Uniti il "partito del tabacco" non ha
affatto perso la sua battaglia. Per la giornata internazionale di lotta contro il fumo,
l'Organizzazione mondiale della sanità ha reso pubblici ieri dati allarmanti sulla
diffusione della sigaretta tra i giovani: ogni giorno 100mila ragazzi in tutto il mondo
iniziano a fumare. Questa volta però l'Oms ha puntato decisamente il dito contro la nuova
offensiva delle multinazionali, che ricorrerebbero a strategie commerciali indirette e
insidiose rivolte soprattutto al mercato giovanile. Un "attacco all'inconscio"
servendosi del cinema, della tv e dei video-clip, che diffonderebbero immagini in cui il
fumo viene presentato in modo attraente, per far breccia su di un pubblico debole, preda
facile di un messaggio "positivo" e scarsamente sensibile alle informazioni
scientifiche sui rischi del fumo. Questa strategia del "prendiamoli da piccoli"
avrebbe a disposizione secondo L'Oms un budget stellare: 6 miliardi di dollari, oltre
12mila miliardi di lire.
(...)
Una nuova accusa per le multinazionali è di "arricchire" il tabacco con
additivi che ne rendono l'uso sempre più compulsivo. Un recente studio, diffuso ieri da
Legambiente, ha individuato ben 600 diverse sostanze impiegate. Il Codacons ha invece
annunciato che un gruppo di ricercatori bolognesi ha scoperto che nel tabacco è presente
un elemento radioattivo, il polonio 210: "Fumare 20 sigarette al giorno equivale a
sottoporsi a 300 radiografie all'anno al torace".