>Internet e' un esempio da tenere ben presente per il Forum:
>*** E' l'innovazione che sfugge al controllo dell'innovatore. ***
>Per questo preciso motivo nessuno puo' essere responsabile di quello che
>internet puo' diventare, la sua storia recente ce lo insegna.
Non sono d'accordo, perchè si tenta di dare una paternità ad Internet, cosa impossibile
da fare, così come Guglielmo Marconi non è il padre della radio, ma è il padre della
tecnologia che sta alla base della radio. Non confondiamo i contenuti con le tecnologie.
Internet non è sfuggita a nessun controllo semplicemente perchè NON ha nessun tipo di
controllo, come qualsiasi tecnologia e come qualsiasi media. Avrebbe senso dire che la
radio ha deviato dal suo percorso originario? No, non ha nessun senso. Internet veicola
informazione, questa è la sua funzione, vi sembra che sia cambiata dalle sue origini? Ma
anche se fosse cambiata, io mi azzarderei a dire: e allora? Sì, abbiamo una cosa
totalmente nuova ed inaspettata, ebbene, che male c'è, se ci piace, è utile e serve a
qualche cosa? Non vorrei che dietro i giusti timori di perdita del controllo si celi la
vecchia sindrome di Frankestein, la creatura diabolica che sfugge al suo creatore. Cultura
figlia di una società e di una cultura umanistica, che ha sempre visto in qualsiasi
"diavoleria elettronica" una diavoleria appunto. Che poi vorrei avere qualche
esempio di tecnologie sfuggite al loro creatore. La stessa energia atomica si sapeva
benissimo che produceva energia in quantità quasi illimitata, la bomba atomica non è una
aberrazione dell'idea originaria, ma oserei direi, la logica conseguenza di una
innovazione spaventosamente potente.
>Borrello risponde cosi' alla domanda se ha senso porci il probema
>dell'innovazione di
>internet: "non è affatto bello essere dominati da un'Innovazione"
>E' vero, questo e' il piu' grosso pericolo per l'uomo, perche' l'uomo stesso
>rischia di diventare strumento in mano all'innovazione (vedi biotecnologie).
Ma siamo sicuri che sia sempre un male? Se domani fosse inventata una tecnologia in grado
di liberarci dal cancro, non correremmo subito tutti ad utilizzarla, ad essere
"dominati da un'Innovazione"? No, non credo che l'uomo possa essere schiavo
delle innovazioni così come non credo possa essere schiavo delle tecnologie. So di
passare per uno con una eccessiva fiducia nella tecnologia, ma al contrario, è perchè ho
soprattutto fiducia nell'uomo che non temo l'"effetto schiavitù" delle
innovazioni. Non ci sono innovazioni buone e cattive, dovremmo focalizzarci sul carattere
assoluto dell'innovazione, che è quello cioè di ribaltare un concetto, un paradigma,
fino a quel momento esistente per adottarne uno nuovo. Facciamo un paradosso: l'uomo è
così intelligente da creare innovazioni stupefacenti. Queste, per qualche ragione
storicamente mai provata, sono così stupefacenti che sfuggono al suo controllo.
Ammettiamo pure questo paradosso, ma perchè se l'uomo è riuscito a creare tecnologie
così stupefacenti tanto da ridurlo in schiavitù non potrebbe essere in grado di crearne
di nuove, ancora più stupefacenti, in grado di liberarlo dalla schiavitù da lui stessa
creata?