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From: <aamato@s...>
Date: Mon Mar 5, 2001 5:52pm
Subject: Scienza e mondo
Vorrei riprendere il dibattito in corso sul rapporto tra scienza ed etica, evidenziando
alcune prospettive inquietanti insite nell'attuale progresso scientifico, non per
alimentare un clima di paura irrazionale e pregiudiziale nei confronti della scienza,
bensì per criticare i suoi progetti più presuntuosi, così che si distinguano
chiaramente da quelle ricerche più rispettose dell'equilibrio dell'uomo e del mondo.
Dal punto di vista filosofico, se la fisica moderna, contribuendo a destrutturare il
soggetto, si imparenta con quelle correnti di pensiero che attaccano le ingiuste pretese
del soggettivismo, la biologia e la medicina moderne, invece, si sviluppano durante una
diversa temperie culturale, che in parte hanno alimentano e da cui in parte sono state
alimentate.
In particolare, è la genetica ad approfondire il solco tra dentro e fuori, per usare
un'espressione heideggeriana, in quanto finora essa ha affermato la potenziale capacità
di resistenza di un patrimonio genetico sano, od opportunamente modificato, rispetto agli
attacchi ambientali. In tal modo, dal punto di vista epistemologico e scientifico, essa ha
riproposto l'oggettività della costituzione biologica, la quale rappresenta, così, la
nuova verità scientifica e la nuova verità dell'uomo. Cosicchè, la via genetica, pur
proponendosi di migliorare le condizioni psicologiche e psichiche dell'uomo, ossia di
migliorare il suo rapporto col mondo, paradossalmente, si estrania dal mondo e dalla
dinamica delle relazioni col contesto sociale ed ambientale.
Per altro verso, però, una certa genetica ed una certa medicina, consce dei rischi insiti
nella attuale prospettiva scientifica e teorica, esibiscono la ineluttabilità dello
sviluppo scientifico, comunque esso proceda, sia perché lo esige la libertà della
scienza e dell'uomo stesso, sia perché il processo avviato pare essere diventato
irrefrenabile. Sotto quest'ultimo aspetto, certa scienza degli ultimi decenni si accosta
al nichilismo, ma lo supera anche allegramente e disinvoltamente, in quanto di esso se ne
fa sgabello per un nuovo piano di dominio.
In questi casi, la medicina giunge a posizioni esasperate, come quando ricerca un essere
biologico assoluto (la bellezza eterna, la longevità ad oltranza, il potenziamento delle
facoltà), il quale non solo proclami la sua inalterabilità rispetto al fuori, ma,
addirittura, rivendichi la legittimazione di uno statuto di superiorità e, indi, di
dominio nei confronti del mondo. La medicina, allora, non propone più di porre rimedio o
di prevenire, bensì ritiene di poter anticipare in proprio un'idea di uomo e di mondo,
ambedue idealizzati e portati al massimo delle proprie potenzialità ( si pensi alle
grandi dimensioni della frutta transgenica). Secondo questa idea, il mondo si adegua ed
insegue i sogni di idealizzazione di sé da parte dell'uomo. In tal modo, l'assoluto viene
presentato come possibile.
Questa visione esasperata dei compiti della scienza rischia di travolgere e di trascinare
con sé anche le più promettenti prospettive di ricerca, imponendosi a queste ultime e
facendo così smarrire qualsiasi distinzione tra programmi scientifici che si propongono
un potenziamento delle possibilità di interrelazione tra uomo e mondo e programmi
scientifici volti alla conquista dell'effimero, o, peggio, intrisi di un proposito di
potenza.
Andrea Amato
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messaggio inviato con Freemail by superEva
http://www.supereva.it
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From: Silvano
Cacciari <mcsilvan@t...>
Date: Tue Mar 27, 2001 12:43pm
Subject: I: Rai su clonazione
Ricevo e volentieri inoltro
Slv
MediaMente" <mediamente@r...>
Date Tue, 27 Mar 2001 14:35:40 +0200
Subject [movimento] Clonazione umana. Divenire Rete. MediaMente
Cari colleghi e amici, è online sul sito di MediaMente
(www.mediamente.rai.it) la nuova puntata della rubrica "Divenire Rete" ,
per confrontarsi sulla delicata questione della clonazione umana.
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Redazione Internet di MediaMente
mediamente@r...
tel 06 3686 8962
fax 06 86894199
www.mediamente.rai.it
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Rai -Radiotelevisione Italiana
MediaMente - Rai Educational
COMUNICATO STAMPA
ROMA - 27 marzo 2001
CLONAZIONE UMANA: DIBATTITO SUL SITO DI MEDIAMENTE
Un nuovo spazio di discussione dedicato al tema della clonazione umana, è
stato aperto lunedì 26 marzo sul sito MediaMente (www.mediamente.rai.it),
trasmissione di Rai Educational.
E' giusto sviluppare la ricerca sulla clonazione umana? Molti paesi europei
tra cui l'Italia hanno posto interventi normativi che vietano la clonazione.
Si tratta di un limite alla libertà di ricerca scientifica o la questione va
posta in termini etici? Franco "Bifo" Berardi, interviene sul sito di
MediaMente ponendosi dal punto di vista del pensiero laico che non ha
fondamenti di fede per respingere la libertà di sperimentazione e afferma
che la politica non riesce a tenere il passo con il progredire dello
sviluppo delle biotecnologie.
La ricercatrice Mae-Wan Hoch nel suo libro "Ingegneria genetica" di prossima
pubblicazione in Italia, denuncia le motivazioni e i rischi delle
biotecnologie. Ma che cosa e' realmente la clonazione umana? E cosa oggi le
tecniche scientifiche consentono di fare?
Serena Morandi, curatrice del libro della Hoch, spiega in termini
divulgativi quali sono i fattori che impediscono da un punto di vista
scientifico la clonazione umana, affronta in profondità i pro e i contro
della questione e infine critica l'ottimismo del ginecologo Antinori che si
e' dichiarato pronto ad assistere al primo parto di un "doppio" umano.
Tutti gli interventi sono presenti sul sito di MediaMente, per la seconda
puntata della Rubrica "Divenire Rete" dedicata ai grandi temi di frontiera
di Internet e delle tecnologie, e aperta alla discussione e ai commenti
degli utenti.
Il sito presenta, inoltre, una mappa cliccabile con tutte le legislazioni
del mondo in materia di clonazione.
Al movimento pro-clonazione nato negli Stati Uniti, a cui la prestigiosa
rivista Wired ha dedicato la sua copertina dichiarando che entro un anno
"qualcuno clonera' l'essere umano", si oppongono posizioni religiose e
scientifiche espresse da eminenti biologi. Uno di loro, il professore
Edoardo Boncinelli, intervistato dal portale di Rai Educational, afferma che
ancora non ci sono le condizioni per riprodurre in serie l'uomo ma ritiene
lecita la riproduzione di tessuti e parti di organo, partendo da una o più
cellule di ogni essere umano che a suo giudizio potrebbe essere molto utile
per la medicina di domani.
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