LA REPUBBLICA, 25 aprile 2001

Il padre segreto della bomba H
"Se potessi la farei sparire" 

Teller a 93 anni rivela: "Il progetto non era mio"
A concepire l'arma per primo sarebbe stato Dick Garwin, allora
giovanissimo, oggi pacifista

WILLIAM J. BROAD 

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DOPO aver avuto un infarto, Edward Teller prese fiato e sedette
davanti a un registratore per raccontare il suo punto di vista sulla
storia segreta della bomba all'idrogeno. Il primo progetto, disse
Teller, fu di Dick Garwin. E ripetè la sua affermazione, per non
lasciare adito a dubbi. Così dicendo, il professor Teller, che oggi
ha 93 anni, non cedeva gli onori di aver ideato la bomba gloria che
attribuisce a se stesso ma chiariva come la sua idea fosse divenuta
la più temibile arma del mondo. Il suo tributo di più di vent'anni
fa, reso pubblico soltanto adesso, dà una svolta sorprendente alla
discussione che per decenni ha appassionato storici e scienziati: a
chi si deve attribuire il progetto della bomba H?
Il testamento orale voleva sminuire l'importanza di Stanislaw M.
Ulam, rivale di Teller e ormai scomparso, e portare alla ribalta
Richard L. Garwin, un giovane scienziato all'epoca dell'invenzione
che poi si sarebbe scontrato con Teller e che oggi, se potesse,
bandirebbe la bomba dalla faccia della terra. Il New York Times ha
recentemente ottenuto una trascrizione della registrazione dall'amico
al quale Teller confidò le sue memorie. 
In ogni caso, il riconoscimento di Garwin è sorprendente, perché non
gli era mai stato attribuito un ruolo di spicco nel progetto. In
effetti, alla fine è diventato un fervente sostenitore del controllo
delle armi, spesso in contrasto con le posizioni dello stesso Teller.
Il tributo pone anche l'interrogativo su come il lavoro di Garwin,
svoltosi all'inizio degli anni Cinquanta, possa essere rimasto
ignorato per tanto tempo.
Teller, figura tra le più controverse dell'era nucleare, ha avuto un
ruolo centrale nell'invenzione della bomba atomica e della bomba
all'idrogeno e nel distruggere la carriera di Robert Oppenheimer, che
aveva diretto durante la seconda guerra mondiale il laboratorio sulle
montagne del Nuovo Messico dove fu costruita la bomba atomica. In
seguito, tuttavia, mise in discussione la moralità dell'ideare
un'arma ancora più potente, e nella paranoia anticomunista dell'era
McCarthy, il governo gli tolse il salvacondotto che impediva al
controspionaggio di indagare su di lui. La divisione apertasi tra gli
scienziati riguardo al suo destino dura tuttora.
Nel frattempo, Teller diventò un eroe per i conservatori ma venne
screditato dai liberali come modello ispiratore del dottor
Stranamore, lo scienziato pazzo del film di Stanley Kubrick del 1964,
ossessionato dalla distruzione di massa.
Garwin durante la progettazione della bomba di circa mezzo secolo fa,
aveva 23 anni e insegnava già all'università di Chicago. Nel corso
delle vacanze estive del 1951 lavorò al laboratorio del Nuovo
Messico, noto come Los Alamos, dove si sperimentavano nuove armi.
Negli anni seguenti diventò un personaggio importante e fu spesso
consulente del governo su questioni riservate dei servizi segreti e
sulle armi.
Garwin ha detto in un'intervista che Teller lo ha giustamente incluso
tra gli ideatori della bomba, paragonando il suo ruolo a quello della
levatrice. «Era il tipo di cosa che so far bene», ha detto
riferendosi alla sintesi di teoria, sperimentazione e tecnica per
realizzare nuovi e complessi strumenti. Ma ha aggiunto: «Se avessi
una bacchetta magica per far sparire la bomba all'idrogeno e l'era
nucleare, lo userei».
Garwin, che oggi ha 73 anni, è un fisico sperimentale che ha lavorato
per vari decenni alla Ibm e oggi è membro del Consiglio per le
Relazioni con l'Estero a Manhattan. E' favorevole a misure di
controllo delle armi come il Trattato per la messa al bando dei test
nucleari. 
Fisico teorico, Teller è membro anziano della Hoover Institution di
Stanford e direttore emerito del laboratorio militare Livermore.
Accanito sostenitore delle Guerre stellari dell'amministrazione
Reagan, più recentemente ha proposto l'idea di manipolare l'atmosfera
terrestre per contrastare l'effetto serra. 
Se la versione dei fatti data da Teller è esatta, lui e Garwin furono
i principali artefici di una delle più spaventose invenzioni di ogni
tempo, una bomba che utilizzava il potere di fusione del sole.
Teller si era battuto per raggiungere questo obiettivo fin
dall'inizio degli anni ‘40, molto prima che la bomba atomica
apparisse. La sua idea era quella di sfruttare l'immenso calore
prodotto dall'esplosione di una bomba atomica per innescare il
combustibile all'idrogeno, fonderne gli atomi e liberare enormi
quantità di energia nucleare. A Los Alamos, però, nessuno sapeva come
ottenere una cosa simile. 
La discussione sull'attribuzione delle responsabilità nacque durante
una conversazione che Teller ebbe all'inizio del 1951 con il
professor Ulam, allora matematico a Los Alamos. In seguito, emerse un
nuovo piano. L'idea, nota come implosione da irradiazione, era quella
di costruire un grande involucro cilindrico che contenesse la bomba
atomica a un estremo e il combustibile all'idrogeno all'estremo
opposto. La vampata dell'esplosione della bomba doveva colpire
l'involucro rendendolo incandescente e inondando l'interno
dell'involucro stesso con una pressione sufficiente a comprimere e
innescare il combustibile all'idrogeno.
Nessuno sapeva se l'idea avrebbe funzionato. Gli studi erano
rallentati dai contrasti tra Teller e Ulam, ma anche dalla
discussione, all'interno del laboratorio, se fosse eticamente
corretto costruire una bomba all'idrogeno, dato il suo potere
potenzialmente illimitato.
Garwin giunse a Los Alamos nel maggio del 1951 dall'università di
Chicago, dove era stato uno dei protagonisti del laboratorio di
Enrico Fermi. Teller gli parlò della sua nuova idea e gli chiese 
di progettare un esperimento per dimostrare che avrebbe funzionato,
perché a Los Alamos non riusciva a farlo realizzare. «Erano distrutti
dal lavoro per costruire e sperimentare prototipi di armi nucleari»,
ha ricordato Garwin. «E così, lo feci io». Il primo test della bomba
all'idrogeno, nel 1952, distrusse l'isola di Elugelab, nell'Oceano
Pacifico.

(Copyright The New York Times - la Repubblica
traduzione di Luis Enrique Moriones)