Il Manifesto, 13 febbraio 2001

Scienza in appello

Pubblichiamo stralci dell'appello sottoscritto da 1164 ricercatori
contro le direttive del ministro Pecoraro Scanio in materia di
ricerca sugli organismi geneticamente modificati.

La ricerca italiana in campo agrobiotecnologico versa in una
situazione drammatica. La sua stessa sopravvivenza è messa a
repentaglio da alcune iniziative dell'on. Pecoraro Scanio, ministro
per le politiche agricole e forestali (Mipaf). (...) La decisione
ministeriale di annullare le sperimentazioni con Ogm in Italia non ha
nulla a che vedere con considerazioni di tipo precauzionale:
l'attività di studio e ricerca con Ogm già rispetta norme precise e
specifiche direttive europee, dall'altro non riguarda affatto la
commercializzazione di prodotti Ogm (...). Il Mipaf ha deciso di
utilizzare i finanziamenti per la ricerca e la sperimentazione in
campo agricolo come uno strumento per imprimere una svolta repressiva
alla ricerca pubblica.
Ai ricercatori del Mifap, ma anche di Cnr, Enea e Università,
infatti, è stato esplicitamente richiesto, per poter accedere ai
finanziamenti, di rivedere i programmi di ricerca per il 2001. Di
fatto, chi intenda continuare a lavorare nell'ambito dei progetti di
ricerca del Mipaf è tenuto a eliminare "volontariamente" dalle sue
attività di ricerca qualunque sperimentazione con Ogm.
(...) Da nessuna parte in Europa si sta commettendo l'errore di
credere che le legittime istanze di tutela dell'agricoltura
tradizionale e dell'ambiente debbano essere accompagnate dalla
penalizzazione della ricerca. (....)
Vale la pena di notare che tanto la Germania quanto la Francia in
sede comunitaria hanno assunto posizioni di estrema cautela per
quanto riguarda la commercializzazione di prodotti transgenici in
campo agroalimentare non diversamente da quanto ha fatto l'Italia.
Ciononostante non intendono porre vincoli pregiudiziali alla ricerca
come invece intende fare il Mipaf in Italia (....).
La comunità scientifica italiana non può accettare questi attacchi
intimidatori, ovvero che alcune metodiche scientifiche siano
giudicate pericolose o irrilevanti sulla base di pregiudizi
ideologici. (....)