RFID: l'EPC ("Electronic Product Code")

Sulle etichette a radiofrequenza la rivista Internet News ha pubblicato nel Giugno 2003 un esauriente articolo di Moreno Soppelsa che, tra l'altro, contiene un diagramma (copyright Xplane.com) che mostra tutti i possibili utilizzi di un'etichetta a radiofrequenza all'interno di un negozio al dettaglio.

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Penso sia da mettere in rilievo ciò che Soppelsa riferisce a proposito del progetto del MIT che permetterà di rendere "inoffensive" le radiotag: l'Auto-ID Center (www.autoidcenter.org) ha annunciato che sta mettendo a punto uno strumento allo scopo.

Auto-Id Center Logo L'Auto-ID Center, sponsorizzato da società del calibro di Coca Cola, Gillette, Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Unilever e UPS, afferma di stare attualmente «progettando, realizzando, collaudando e implementando un'infrastruttura globale (uno strato nella parte superiore di Internet) che consentirà ai computer di identificare istantaneamente qualsiasi oggetto in qualsiasi parte del mondo. Questa rete non soltanto rappresenterà uno strumento per fornire informazioni affidabili, accurate e aggiornate, alle applicazioni aziendali esistenti, ma segnerà l'inizio di un'era completamente nuova di innovazioni e opportunità»

Di questo ha parlato anche Massimo Bartoli in un suo post precedente.

EPCglobal Logo
L'Auto-Id Center ha chiuso ufficialmente la propria attività a fine ottobre trasferendo i risultati del lavoro svolto a EPCglobal ("EPC" sta per "Electronic Product Code"), società (joint venture fra EAN International e lo Uniform Code Council -- UCC) che si è prefissa il compito di presiedere allo sviluppo degli standard [ * ]. Il lavoro di ricerca fin qui svolto è consultabile nel sito di Auto-ID Labs [ ** ]. Come è naturale, EPCglobal intende affermare in modo chiaro la propria leadership non solo nello sviluppo, ma anche nell'amministrazione degli standard e nelle guidelines a cui le best practice aziendali dovranno con tutta probabilità conformarsi. EPCglobal indica nel 1 gennaio 2005 il momento a partire dal quale le aziende dovrebbero seguire queste regole di policy. Le regole, appunto: al momento il testo delle Guidelines è abbastanza laconico (e, a mio parere, questo è probabilmente un bene): ne enuncia quattro. La prima ("Consumer Notice") consiste in un obbligo di informazione verso i consumatori di prodotti etichettati con smart tags (interessante --a conferma della volontà di leadership di EPCglobal-- il riferimento al logo dell'EPC come elemento che dovrebbe poter essere immediatamente significativo allo scopo). Il secondo statement ("Consumer Choice") riguarda il diritto del consumatore di controllare il funzionamento delle smart tag (questo è un punto abbastanza critico, probabilmente il più critico in riferimento alle preoccupazioni per la privacy). La terza linea-guida ("Consumer Education") insiste sull'opportunità di informare il consumatore (anche aiutandolo a riconoscere nel suo significato il logo dell'EPC) e assegna a EPCglobal un ruolo di forum all'interno del quale coniugare le esigenze del mercato con i diritti dei consumatori. La quarta e ultima linea-guida ("Record Use, Retention and Security") sembra, al momento, abbastanza labile, ma probabilmente ciò è dovuto al fatto che si riferisce ad attività --la registrazione, il mantenimento e la protezione dei dati acquisiti mediante l'EPC-- che rientrano già all'interno delle (molto diverse nel mondo) normative sulla "data protection" (o sulla "privacy", come genericamente si preferisce dire) [ *** ].
Vale la pena sottolineare la chiarezza con cui sono esposti gli obiettivi dell'iniziativa: tra i numerosi documenti presenti nel sito web, uno per tutti vale certamente una lettura, è la raccolta di domande e risposte (Faq -- "Frequently Asked Questions").
Nel sito sono inoltre presenti diagrammi (copyright xplane.com) volti a spiegare il funzionamento di questa tecnologia: consiglio di dare un'occhiata alla sezione "About the technology" e a quella delle informazioni per la stampa.


Consumer Convenience
Auto-ID makes the customer's life easier, too. Rather than wait in line for a cashier, she simply walks out the door with her purchases. A reader built into the door recognizes the items in her cart by their individual EPCs; A swipe of the debit or credit card and the customer is on her way.

[http://archive.epcglobalinc.org/aboutthetech_idiotsguide11.asp]


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[*]
«What is EPCglobal and what is its relationship to the Auto-ID Center at M.I.T.?
EPCglobal is a joint venture between EAN International and the Uniform Code Council (UCC). We are a not-for-profit organisation entrusted by industry to establish and support the EPC Network as the global standard for immediate, automatic, and accurate identification of any item in the supply chain of any company, in any industry, anywhere in the world. Our objective is to drive global adoption of the EPC Network.
The EPC Network was developed by the Auto-ID Center, an academic research project headquartered at the Massachusetts Institute of Technology (M.I.T.) with labs at five leading research universities around the globe.»
(da www.epcglobalinc.org/about/faqs.htm)

[**]
«Auto-ID Labs continue the research and development work of designing, building and testing a global infrastructure - a layer on top of the Internet - that will make it possible for computers to identify any object anywhere in the world instantly. This network will not just provide the means to feed reliable, accurate, real-time information into existing business applications; it will usher in a whole new era of innovation and opportunity.»
(da: www.autoidlabs.org)

[***]
«What about privacy concerns?
EPCglobal is strongly committed to protecting personal privacy. This is an issue we take very seriously and, under the Auto-ID Center?s leadership, have been proactively addressing since the earliest stages of the research effort to develop the EPC Network. This proactive effort has generated technical and policy solutions, including a set of guiding principles that we strongly support.»
(da www.epcglobalinc.org/about/faqs.html)

Gian Maria Borrello | 09.02.04 15:53 | Comments (0)

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Permalink | Argomenti: Informatica , Privacy , RFID

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